Antico nucleo di case disposto sulle pendici di levante del monte Tesa a circa un chilometro dal castello di Canossa che, sebbene di modeste dimensioni, presenta alcuni edifici di notevole interesse. Secondo gli storici fu in questa località che nel 953 si accampò il re Beregario II nel 953 durante l'assedio di Canossa. Vi si trova una casa, di tipologia signorile e padronale, forse di un vassallo dell'antico castello feudale. Presenta bugnature di pietra negli angoli, architravi ed archi in pietra tagliata su porte e finestre; è dotata di una torre a pianta quadrata con copertura a quattro falde. La struttura è in pietra con cornicione di colombaia lineare all'intorno in laterizio, come pure l'elegante soffitto di gronda in cui si aprono i fori per i rondoni. Sopra la porta di un locale annesso è visibile una architrave a forma di timpano scolpito con la croce di Malta. Un altro complesso edilizio presenta una finestrella del sec. XIII-XIV, archivoltata a tre elementi, recanti graffiti in chiave una foglia di palma ed un animale con le quattro zampe all'aria e la testa ricadente indietro. Un'altra finestrella pure di antica fattura reca la caratteristica ruota con la croce o simbolo solare. Le altre abitazioni del paese mantengono in parte le caratteristiche dell'impianto planivolumetrico originale.